Sport sotto l'assedio


La campagna di cooperazione sportiva SPORT SOTTO L’ASSEDIO promossa dalle associazioni italiane Jalla Onlus e Salah Onlus vede lo sport come momento di incontro. In una situazione quanto meno complessa come quella dei territori occupati, riteniamo utile disporre di nuovi e diversi strumenti di comprensione. Gli effetti devastanti di questa occupazione militare sono sotto gli occhi di tutti. Il muro dell’apartheid, i checkpoints e gli insediamenti ne sono gli esempi più lampanti. A questo senso di ingiustizia, ogni giorno centinaia di migliaia di persone oppongono la più efficace forma di resistenza. Continuano a vivere. E vivere significa anche trovare il coraggio e la volontà di giocare e di praticare uno sport in uno stato d’assedio. Questo intendiamo testimoniare con la nostra presenza.

Sono i positivi riscontri a questo tipo di iniziative, sia in Palestina che in Europa, che hanno permesso alle due associazioni proponenti di aumentare i loro sforzi per la valorizzazione degli interventi di cooperazione sportiva. Oggi SPORT SOTTO L’ASSEDIO è un patrimonio condiviso, da realtà molto differenti tra loro; tifoserie organizzate, associazioni, società sportive, collettivi politici, enti locali. Ognuna con le sue specificità, ma tutte indistintamente pronte a confrontarsi per dare efficacia ai diversi progetti realizzati fin qui.

Nel prossimo futuro sono in cantiere nuovi e più articolati progetti di cooperazione, grazie soprattutto alle collaborazioni poste in atto in questo periodo. Resta comunque fondamentale il coinvolgimento popolare a supporto di questa campagna. La capacità ed il desiderio di mettersi in prima persona in gioco deve continuare ad essere il valore aggiunto di questa campagna.

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