Diritti in gioco
Commercio Alternativo


Premessa:
L’origine, il processo, le motivazioni, i limiti e le scelte effettuate durante le prime fasi informative e conoscitive che hanno portato alla definizione del presente progetto, sono descritte a parte nel capitolo ANTECEDENTI DEL PROGETTO”.

Obiettivi generali:
Contribuire a migliorare le generali condizioni dei lavoratori nel settore della produzione di palloni nel distretto di Sialkot (Pakistan)

Strategia:
Migliorare le attuali condizioni dei lavoratori attraverso un intervento progettuale secondo le seguenti indicazioni strategiche:

- Appoggio all’azione dei sindacati locali concordando con loro la strategia stessa (tutti i punti seguenti sono infatti concordati con loro)
- Empowerment e capacity building dei lavoratori e delle loro rappresentanze.
- Conflittualità minima possibile fra sindacati ed aziende.
- Progresso graduale nell’ottenimento dei miglioramenti, con valutazione dei risultati dopo un anno ma anche nel medio termine.
- Intervento globalmente “sperimentale” con valutazione dopo il primo anno ai fini di decidere se e come continuare l’esperienza o meno.
- Generazione di risorse a favore di attività da realizzare in loco (es. formazione dei lavoratori,…) concordate con i sindacati locali e le imprese coinvolte.
- Approccio “migliorativo” della partecipazione, con aumento delle corresponsabilizzazione, degli attori coinvolti (BdM, Commercio Alternativo, Coop – Italia, due Aziende produttrici – Vision Technologies e Talon Sports, Lavoratori, Sindacati locali, Transfair – FLO, Iscos – Cisl,…)


Visti gli Obiettivi Generali e le Indicazioni Strategiche, e sulla base di ulteriori considerazioni Commercio Alternativo, decide di strutturare l’intervento nel seguente modo:

il PROGETTO “DIRITTI IN GIOCO” ha diverse componenti:

a) Procedere costantemente e trasversalmente alle altre componenti, a verificare e/o promuovere il consenso ed il coinvolgimento dei diversi portatori di interesse, nel rispetto delle indicazioni strategiche.

b) Definire i prodotti (palloni) nella tipologia e nel design, realizzarne l’importazione e la commercializzazione ai fini del loro utilizzo nella campagna e per la generazione di risorse per finanziare la campagna stessa, le organizzazioni di commercio equo coinvolte, e le attività da realizzare in loco.

c) Interventi da realizzare in loco: appoggio alle attività dei sindacati locali di formazione dei lavoratori, dei rappresentati sindacali, del management aziendale.

d) Campagna di informazione e comunicazione, in collaborazione primariamente con Associazione Botteghe del Mondo del CES (dalla cui iniziativa è nato tutto il progetto) ma anche con Transfair e possibilmente con Coop – Italia.


Gli interventi da realizzare in loco (punto c), il “cuore” del progetto, sono stati definiti dai sindacati locali assieme ad ISCOS – CISL ed a Commercio Alternativo in d’accordo alle linee strategiche di intervento concordate: gli interventi possibili sono descritti nel documento allegato di ISCOS – CISL, e saranno realizzati d’accordo ai fondi che riusciremo a rendere disponibili coinvolgendo tutti i soggetti possibili.

Innanzitutto Commercio Alternativo si impegnerà con una quota di circa 5.000 USD sul primo container e successivamente con altre quote d’accordo alle possibilità.

Anche il produttore Vision Technologies metterà a disposizione fondi e si impegnerà in questo percorso di miglioramento progressivo.

Altri soggetti quali le BdM, altre Associazioni, ONG, società sportive, etc… sono chiamati a contribuire con fondi specifici alla realizzazione di queste importanti attività.