Mondiali antirazzisti



I Mondiali Antirazzisti sono una manifestazione ideata nell'ormai lontano 1997 da Progetto Ultrà, in collaborazione con Istoreco, da un'idea molto semplice ma dimostratasi poi efficace e vincente: organizzare una vera e propria festa che vedesse il coinvolgimento diretto e la contaminazione fra realtà considerate normalmente contrastanti e contraddittorie, quella dei gruppi ultrà, spesso etichettati come razzisti, e quella delle comunità di immigrati.

Si è fatta molta strada dalla prima edizione dei Mondiali, nati quell'anno con otto squadre e un'ottantina di partecipanti. La formula che ha voluto coniugare calcio non competitivo, tifo e colore sugli spalti, concerti di trend musicali eterogenei, in un'esperienza di vita comune in campeggio, è risultata di per sé vincente. Tant'è che il numero di partecipanti e delle squadre è aumentato in maniera esponenziale fino ad arrivare a 192 squadre di calcio e oltre 6.000 partecipanti. Negli ultimin anni si è anche affinacato un torneo di basket antirazzista che è arrivato a contare 32 squadre.

Il successo di quest'evento deriva primariamente dato dal fatto che tutte le persone che sono capitate, per caso o per scelta, ai Mondiali, l'anno successivo sono tornate portando con sé amici e conoscenti, incuriositi e trascinati dall'entusiasmo dei racconti. Nel corso degli anni, comunque, i Mondiali sono andati via via configurandosi sempre più come un vero e proprio festival multiculturale ed esperienza concreta di lotta al razzismo.

Alle partite si affiancano infatti importanti momenti di riflessione e dibattiti, da un lato, come concerti e proiezioni di film, dall'altro.

Al torneo possono partecipare squadre maschili, femminili e miste, non ci sono limiti di età! Le squadre provengono da tutta Europa e rappresentano ogni anno almeno 40 nazionalità diverse.


Vai a Mondiali Antirazzisti