Count me in! 

È questo il titolo dello scambio giovanile a cui settimana scorsa ha preso parte un gruppo di ragazzi e ragazze italiani.

Lo scambio “Count Me In” si è incentrato sullo sport come strumento di leadership ed di integrazione sociale. Dieci giorni di conoscenza e convivenza che han fatto sì che culture diverse si incontrassero, si scoprissero e si apprezzassero per la prima volta.

Le attività sportive sono state molteplici dal basket alla camminata nel bosco, dal nuoto all’acroyoga fino all’evento finale: una corsa di 4 km con la popolazione locale.
Le
intercultural nights sono stati momenti in cui ogni gruppo nazionale ha potuto presentare da un punto di vista inedito ed innovativo il proprio paese agli occhi degli altri partecipanti.

Durante la city challenge” i partecipanti hanno potuto scoprire Mažeikiai, cittadina nella quale si è svolto lo scambio, conoscersi meglio e incontrare gli abitanti locali.

L’ultima giornata è stata dedicata all’esplorazione della Lituania e della sua fredda zona costiera. Le città di Palanga e Klaipéda hanno mostrato ai ragazzi un volto nuovo, più turistico e decisamente marittimo della realtà lituana.

 

Di seguito alcuni commenti ed opinioni dei partecipanti allo scambio.

RICCARDO

Questo scambio mi ha insegnato il rispetto reciproco e che il mondo non è composto da stereotipi, bensì da persone e non ci immaginiamo neanche quanto siamo simili pur essendo di nazionalità diverse. Ho conosciuto luoghi, persone, storie che hanno dato forma a questa esperienza, come un collage, dove ogni pezzo è importante per rendere l’esperienza unica. 
E’ stato il mio primo scambio culturale, ma spero proprio non sia l’ultimo.   #CountMeIn

CECILIA

 

Devo dire che questa esperienza in Lituania ha di gran lunga superato le mie aspettative: mi aspettavo un viaggio pieno di workshop e attività teoriche di ascolto, invece è stato un percorso che abbiamo costruito tutti noi in prima persona e in cui ognuno è stato partecipe a modo suo. Tutti abbiamo avuto l’opportunità di dire la nostra e di contribuire alla ben riuscita del progetto. Ho avuto la sensazione che alla fine anche i più “timidi” si siano messi in gioco e siano usciti dalla propria comfort zone. Questo viaggio mi ha resa più intraprendente e ha aperto il mio sguardo a nuove prospettive e nuove realtà: per esempio, ho scoperto il mondo della discriminazione di genere nello sport e non solo; ho avuto l’opportunità di ascoltare storie di vita difficili. Infine, uno degli aspetti migliori è stato il gruppo coeso che si è formato e con cui abbiamo condiviso momen

ti indimenticabili.

SIMONA

“Quaranta ragazzi di cinque nazionalità diverse, età diverse e abitudini diverse. L’eterogeneità racchiusa all’hotel Palma di Mažeikiai. Abbiamo imparato a conoscerci e a rispettarci, a lavorare assieme, a pensare assieme e soprattutto a essere una squadra. Pur non conoscendoci in precedenza, siamo riusciti a creare una grande famiglia europea, apprezzando le nostre rispettive tradizioni. Ho scoperto un nuovo paese, ho assaggiato i piatti tipici e ho imparato a conoscere la gente del posto. Porterò con me il ricordo di questi bellissimi giorni all’insegna dell’inglese e dello sport, ma più di tutto dell’amicizia. Grazie Erasmus+ !

ROMOLO

Davvero un’indimenticabile esperienza nella quale abbiamo avuto la possibilità di incontrare tanti giovani e tante culture forse meno conosciute e meno valutate; mi ritrovo ora con decine di amici sparsi per l’Europa. Ci siamo confrontati su diverse tematiche che legano lo sport, l’inclusione sociale e la figura del leader; ci siamo inoltre chiesti come lo sport ha cambiato la nostra vita. C’è stato anche un momento di riflessione sulla legalità e la mafia. Uno scambio del genere apre gli orizzonti ed aiuta a capire che tutti noi ragazzi abbiamo molte cose in comune a prescindere dalla nazione di provenienza. Lo consiglio a chiunque!